Chiesa di San Lorenzo Martire

Bella Chiesa di campagna, eretta sulle fondamenta di una più antica che risaliva a tempi immemorabili .


Qualche resto murario indica ancora, vicino all’attuale, la presenza di un’antica chiesa: quella di “San Lorenzo di Val di Prino”, non si conosce con precisione l’anno delle sua costruzione ma è possibile confermare che Calenzano è parrocchia già dal 1500 circa.

Una grossa frana infatti, verificatasi nel 1630, la distrusse e la rase al suolo. La chiesa che ammiriamo oggi, posta in bella posizione a dominare il corso dell’alto torrente Perino, fu eretta nel 1670 per sostituire quella precedente. Fu benedetta il 10 agosto del 1672 dall’allora Parroco don Matteo Lucchini su delega del Vescovo di Piacenza Mons. Giuseppe Zandemaria.


Il tempio è a croce latina, con aggiunte successive che ne hanno modificato le linee originati. Le due cappelle laterali sono dedicate una alla Beata Vergine del Rosario e l’altra al patriarca San Giuseppe. La prima fu costruita nel 1677 con le offerte dell’opera parrocchiale e con una cospicua donazione del nobile tenente Giuliano Guglieri ed è stata ornata di stucchi per opera di Provino Porta nel 1681. Dal 1703 al 1705 fu abbellita dalle pitture di Roberto de Longe, detto il Fiammingo, al tempo del parroco Don Lazzaro Basini. La cappella è arredata con 6 candelieri alti e 2 bassi, opera di Giovanni Setti. Prestò la sua opera anche l’indoratore Gherardo Perani. Abbelliscono la cappella anche Ie pitture del Ghittoni e i marmi lavorati nel Perino dai Fratelli Agnelli di Peli. La seconda cappella, dedicata a San Giuseppe, fu costruita nel 1706 per interessamento della Compagnia di San Giuseppe e fu benedetta il 16 marzo del 1708 dal “Molto Reverendo Segalini Bernardo”, arciprete di Viserano, su delega del Vescovo di Piacenza. L’autore della statua in legno del Santo è il piacentino Setti Giovanni. I due quadri posti ai lati della Cappella suddetta sono opera di Luigi Mussi, pittore piacentino e sacerdote: rappresentano ii Sogno di S. Giuseppe e la Sacra Famiglia a Nazareth. Nel 1724 fu ornata dagli stucchi dei fratelli Ferroni e del loro aiutante Agni Pietro.

Queste note sembrano sufficienti per dare un’idea seppur non completa ma abbastanza ampia dell’importanza e della lunga storia di questa chiesa e della sua comunità parrocchiale. Il Tempio fu ampliato e restaurato nel 1897. Mons. Giambattista Scalabrini, Vescovo di Piacenza, lo consacro’ solamente il 18 agosto del 1903.

Il Campanile vecchio fu costruito nel 1667, mentre l’attuale risale agli anni 1905/1908 e fu realizzato con il lavoro dei Parrocchiani, dai più giovani ai più vecchi, che impegnarono le ore domenicali nel recupero dei materiali occorrenti estraendoli dal Perino o dai torrenti vicini, prima di assistere alla funzione religiosa.

La festa di San Lorenzo martire, patrono del paese, ricorre il 10 agosto ed è sicuramente la festa più sentita dai parrochiani. In tale occasione viene portata in processione la statua del Santo Patrono (intorno alle ore 16:00), accompagnata da un gran numero di devoti.

La fede di questa popolazione si è espressa in altri posti della zona con la costruzione di tre luoghi di culto o di preghiera: L’Oratorio di San Rocco in località Piccoli di Calenzano, L’Oratorio di San Biagio nel Castel D’Erbia in località San Boseto e L’Oratorio di San Carlo al Palazzo Gulieri.